Acqua potabile: i cittadini si impegnano per la cura delle fontanelle. Se sei per strada e hai sete, non ricorrere alle bottigliette industriali!

Giornata mondiale dell’acqua, un impegno per la sostenibilità ed i diritti umani. Cominciando dall’acqua potabile

Anche quest’anno, come negli ultimi 32 anni, il 22 marzo si è celebrato il World Water Day, la Giornata mondiale dell’acqua. Istituita dalle Nazioni unite, questa giornata celebra l’acqua come bene indispensabile e diritto umano universale, e si pone gli obiettivi di sensibilizzare sulla crisi idrica globale ed il raggiungimento del Goal 6 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: rendere disponibili a tutti, senza alcun tipo di esclusione, acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

Sono infatti più di 2 miliardi le persone che tutt’oggi non hanno accesso sicuro all’acqua potabile, circa 4.4 miliardi quelle che non possiedono servizi igienici nelle proprie abitazioni (dati presi dal Rapporto Oms-Unicef di luglio 2017). Se nulla cambia, la situazione è destinata solo a peggiorare.

I toret di Torino, un simbolo da proteggere e valorizzare

In occasione di questa ricorrenza, un evento speciale ha visto quattro realtà torinesi incontrarsi per mettere in risalto l’importanza dell’acqua come patrimonio da difendere e valorizzare. Per ironia della sorte, il primo appuntamento previsto per il 22 marzo è stato rimandato al 28 causa pioggia.

L’evento ColoraTOret è una serie di appuntamenti itineranti che si svolgeranno nel corso della primavera/estate 2025, ideati con lo scopo di riavvicinare la cittadinanza ad uno dei simboli di Torino e sensibilizzarla sui temi e le problematiche legate all’acqua.

Casa dell’Ambiente, la rivista Il Pianeta Azzurro, l’associazione i love toret e il progetto Torino Spazio Pubblico, si sono incontrati nella Piazzetta Franco Antonicelli per ridipingere il toret antistante il Polo del ‘900, un famoso spazio culturale della città.

I toret, le celebri fontanelle verdi del capoluogo piemontese, non sono simboli della città solo in quanto decorazione ricorrente: rappresentano il legame indissolubile tra Torino, i suoi abitanti e l’importantissima risorsa che è il fiume Po.

 

 

Sprechi? No, grazie!

Queste fontanelle sono un esempio di quanto l’acqua pubblica e potabile sia importante. Sempre disponibili e gratuite – ce ne sono più di 800 sparsi per la città ed i comuni limitrofi – pronte a rinfrescare e dissetare persone, animali domestici e fauna selvatica cittadina.

Durante la giornata, si è potuta scoprire la storia e il funzionamento di queste fontanelle, attraverso aneddoti e curiosità. Nonostante il continuo scorrere dell’acqua dai bucefali rubinetti possa far pensare ad ingenti sprechi, in realtà si verifica l’esatto opposto. “Il fluire ininterrotto dell’acqua purificata nel sistema di tubature garantisce un ricambio costante, in modo che sia sempre sicura da bere e per impedire la formazione di ristagni, che potrebbero all’usura delle tubature stesse e alla proliferazione di batteri.” Ci spiega Mauro Allietta, fondatore dell’associazione i love toret, una vera fontana di conoscenza sull’argomento. “E tutto senza sprechi. Una volta finita negli scoli, l’acqua non usata torna nelle falde sotterranee, e con una qualità migliore rispetto a quando era stata prelevata.”

Si tratta di un patrimonio che la comunità torinese dovrebbe proteggere e valorizzare, invece che imbrattare con graffiti e adesivi.

L’evento si è quindi rivelato un’occasione per riflettere sul passato, presente e futuro della gestione delle risorse idriche. Il prossimo appuntamento è previsto per il 26 aprile al Parco Dora area Valdocco, lato Via Livorno, alle ore 11:00.