I maestri sono ben consapevoli che l’essenza dell’educazione implica un processo trasformativo a tutto tondo del discente che, scoprendo se stesso e le proprie conoscenze, cambia, raggiungendo nuove competenze e abilità. Per questa ragione, l’educazione non può essere standardizzata e ripetitiva, ma deve riconoscere i mutamenti della società per assimilarli e riprodurli nel contesto scolastico.

L’importanza di questa visione è certamente stata amplificata dalla pandemia che, dopo l’iniziale sconcerto e incertezza, ha comportato anche una rivalutazione del materiale informatico e delle competenze digitali acquisite dalla scuola e dai docenti.

Proprio per approfondire la centralità della scuola nella società e, viceversa, della società nella scuola, è nato il ciclo di incontri “La scuola che cambia”, organizzato dalla Casa dell’Ambiente di Torino, che si è confermato uno spazio aperto al dialogo intra e intergenerazionale.
Il ciclo, costruito su tre incontri, svoltisi online tra aprile e maggio, ha visto il coinvolgimento di insegnanti di ogni ordine e grado, futuri docenti, ed ex dirigenti, in un dialogo sulle trasformazioni che la scuola ha percorso nel passato, nel presente e che continuerà ad affrontare nel futuro prossimo.

Il primo incontro, tenutosi il 29 aprile 2021, ha visto partecipi le autrici del libro “Dieci donne insegnanti, tra passato prossimo e futuro anteriore” (Giancarlo Zedde Editore, 2018), che hanno ripercorso i cambiamento sociali e scolastici a partire dal dopoguerra, fino al 2017. Gli spunti di riflessione sono stati decisamente elevati: l’obiettivo non era, infatti, quello di scrivere delle semplici memorie, ma di lasciare uno stimolo per costruire nuovi percorsi. Sono stati, quindi, affrontati i temi della partecipazione sociale della scuola alla costruzione di un senso della comunità, ma anche dello sviluppo delle competenze del sapere e del saper fare.

Queste tematiche, sono state poi il filo di Arianna che ci ha condotti verso il secondo incontro, dedicato alle necessarie evoluzioni che la scuola ha dovuto affrontare a seguito della situazione pandemica, che ha indistintamente travolto alunni e docenti. In questo incontro, i protagonisti, insegnanti di ogni ordine e grado, hanno avuto l’occasione di confrontarsi sulle modalità di interazione con i propri studenti. La relazione tra docente e alunno, nonché tra docenti e famiglie, ha avuto un improvviso stravolgimento. Se, infatti, in alcuni casi la scuola rallentava il processo di conoscenza tra famiglie e docenti, lo svolgimento delle lezioni direttamente nelle case degli studenti ha favorito una diretta relazione tra questi soggetti. L’insegnante si è quindi fatto mediatore, vero e proprio ponte, costruendo legami educativi a distanza.

Infine, nell’ultimo incontro, tenutosi il 14 maggio, si è sviluppato un dialogo tra insegnanti e futuri docenti della scuola primaria, nonché tra docenti di generazioni differenti. Questo interessante momento di confronto ha raccolto i timori e le speranze degli abitanti della scuola, che riversano le loro aspettative su un nuovo modo di incontrare educativamente i ragazzi, attraverso una personalizzazione degli apprendimento.

L’incontro di insegnanti provenienti da generazioni e località differenti è stato certamente una grande occasione di conoscere modi di vivere la scuola da custodire e diffondere.

È possibile rivedere gli incontri sulla pagina Facebook di Casa dell’Ambiente